P. Rumiz
“Maps aren't
necessary to orient yourself,
but to dream about the voyage
on the months before the departure”

Il leone della fontana di Chiusaforte

Il leone della fontana di Chiusaforte nella piazzetta di Campolaro

Il leone della fontana di Chiusaforte, nella piazzetta di Campolaro, non è il classico leone di San Marco recante sotto la zampa il libro con la scritta PAX TIBI MARCE EVANGELISTA MEUS, ma è un leone gentilizio, perché, quale particolarità, porta l’arma della famiglia Lippomano al posto del libro. Una famiglia, quella dei Lippomano, che fu accolta nel patriziato della Repubblica di Venezia dopo la guerra di Chioggia e che è ricordata anche nel portico che sale al castello di Udine. Il leone chiusano, in particolare, è probabilmente legato alla figura di Girolamo Lippomano, provveditore ai confini. La Serenissima si attivò in tutti i modi per impedire la consuetudine di associare gli stemmi familiari al leone marciano, tuttavia, di sovente, le prescrizioni normative emanate in ducali e decreti vennero ignorate.
Il leone gentilizio che oggi fa bella mostra di sé nella piazzetta di Campolaro, un tempo si trovava collocato nelle mura della fortezza della Chiusa, estremo avamposto veneto friulano con funzioni di controllo e difesa in caso di incursioni provenienti da nord-est. Quando, nel 1833, la fortezza venne demolita per lasciar posto ad una strada più larga, i materiali di risulta vennero acquistati dalla famiglia Zanier che li impiegò per la costruzione della casa e della vicina fontana.

Foto: Ulderica Da Pozzo (Archivio Palazzo Veneziano)

Posizione46.4075103322, 13.3066436645